Urs Burki è stato un fotografo appassionato, la sua fotocamera lo ha accompagnato in tutti i suoi viaggi in ogni parte del mondo. Spesso la fotografia era fine a se stessa, ma è stata anche una continua fonte di ispirazione per la scultura e la pittura. Della Polaroid lo affascinava la natura unica, inconfondibile ed estremamente spontanea. Gli happening (soprattutto negli anni ‘70) erano un gioco creativo, in cui il fotografo lasciava ai soggetti la libertà di mettersi in scena come desideravano. Nella fotografia, l’interesse principale dell’artista si concentra sul raccontare storie e sulla rappresentazione delle sequenze dei movimenti, come in un filmato. A dimostrarlo sono le numerose serie di fotografie realizzate da Burki in oltre trent’anni e che all’osservatore svelano molto del suo ricco mondo fantastico.